Aegor Rivers - Bittersteel: differenze tra le versioni

Da Le Cronache del Drago Nero.
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Versione attuale delle 12:48, 31 ago 2024

Aegor Rivers, meglio noto come Bittersteel, è una figura temibile e complessa, caratterizzata da un'insaziabile sete di vendetta e un'abilità marziale straordinaria.
Nato da Re Aegon IV Targaryen e Barba Bracken, la prima concubina ufficiale del Mediocre dopo la sua incoronazione, Aegor ha trascorso gran parte della sua infanzia lontano dalla corte, esiliato insieme a sua madre e al nonno materno (che aveva servito brevemente come Primo Cavaliere mentre la figlia era l’amante ufficiale). Cresciuto a Stone Hedge, isolato dalle raffinatezze della capitale, sviluppò un carattere irascibile e scontroso, nutrito da un profondo risentimento verso la famiglia reale.
L'odio che Aegor ha coltivato per tutta la vita è in gran parte rivolto al suo fratellastro minore, Brynden Rivers, noto come Bloodraven. Brynden, a differenza di Aegor, ha avuto il privilegio di crescere alla Fortezza Rossa, anche dopo che la loro madre comune fu sostituita da un'altra concubina. Questo trattamento di favore alimentò in Aegor un profondo senso di ingiustizia, portandolo a covare rancore per tutta la vita.
Aegor è descritto come un uomo fisicamente imponente: alto e muscoloso, è il ritratto del guerriero perfetto. Tuttavia, il suo aspetto è solo una parte della sua pericolosità. È un combattente feroce, guidato da una rabbia che sembra non conoscere limiti, e combatte non solo per il piacere della battaglia, ma per un desiderio ardente di vendetta. Questo sentimento è stato ulteriormente alimentato dal suo amore non corrisposto per la sorellastra Shiera Seastar. La passione non ricambiata per Shiera, combinata con l'odio per Brynden, che riusciva sempre a superarlo in qualche modo, portò Aegor a confrontarsi con il fratellastro in numerosi duelli, accendendo una rivalità che sarebbe durata per tutta la vita.
L'evento che sigillò il destino di Aegor fu la Ribellione Blackfyre, durante la quale Bittersteel divenne il principale sostenitore di Daemon Blackfyre, un altro fratellastro e pretendente al trono. È opinione diffusa che sia stato proprio Aegor a convincere Daemon a reclamare il trono, ravvivando le voci sulla presunta illegittimità di Re Daeron II.
Durante la battaglia del Campo Rosso Sangue, Aegor si scontrò nuovamente con Brynden in un duello estenuante, riuscendo a cavargli un occhio, un gesto che rappresenta l'apice della loro annosa rivalità.
Nonostante la sconfitta dei Blackfyre, Aegor riuscì a fuggire, portando con sé le ultime forze lealiste e la restante famiglia di Daemon al sicuro a Tyrosh. Qui, Aegor continua tuttora a tramare e a pianificare nuove mosse contro i Targaryen, consolidando la sua reputazione di uomo implacabile e crudele, disposto a tutto pur di ottenere vendetta.
Fonda la Compagnia Dorata per creare una forza armata allo scopo di riunire tutti i nobili e gli esiliati a seguito della Prima Ribellione. Di fatto in pochissimo tempo diventano una delle compagnie di mercenari più famose e disciplinate conosciute nelle Città Libere. Rinomata per la sua onestà, a dispetto di quella che è solitamente la fama delle compagnie mercenarie, si dice che non abbiano mai infranto un contratto. Così agendo ottiene fondi, potere e influenza nell'Essos, senza mai abbandonare il fianco degli eredi di Daemon.
Viene visto nuovamente nel Continente Occidentale durante la Seconda ribellione Blackfyre, al seguito di Daemon II e alla guida delle truppe che hanno invaso le Terre della Corona sostenute da alcuni dei nobili maggiori del territorio schierati con il Drago Nero. Secondo voci mai confermate pare che sia stato essenziale nella caduta del Principe Baelor, anche se un buon contingente della Compagnia Dorata si è scontrato con gli uomini delle Terre dei Fiumi.
Dopo questa seconda sconfitta è nuovamente costretto a ritirarsi in Essos.
Sebbene sia noto che la Compagnia Dorata continui ad agire e che agisca ancora come principale sostenitore della Causa Blackfyre non si conoscono esattamente le sue mosse e i suoi movimenti da quel momento in poi.

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