Storie e Leggende dei Sette Regni: differenze tra le versioni
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Da allora in tutti i Sette regni è capitato che taluni vedessero il Cervo Bianco, Re, nobile o futuri nobili. Si dice che coloro che vedono il Cervo Bianco sono destinati a grandi cose, perchè è mandato dagli Dei come segno di regalità e nobiltà. | Da allora in tutti i Sette regni è capitato che taluni vedessero il Cervo Bianco, Re, nobile o futuri nobili. Si dice che coloro che vedono il Cervo Bianco sono destinati a grandi cose, perchè è mandato dagli Dei come segno di regalità e nobiltà. | ||
=== | ===La nascita del'ordine delle Sorelle del Silenzio.=== | ||
Lady Dayna nacque nella luce dei Sette, alla settima ora dopo l'alba, nel Settimo giorno del Settimo mese, nel tempo in cui gli Andali e le genti del Westeros iniziavano a trovare la pace e la Fede il posto che era destinata ad occupare, anche le terre del sud avevano da poco accolto gli Andali. | Lady Dayna nacque nella luce dei Sette, alla settima ora dopo l'alba, nel Settimo giorno del Settimo mese, nel tempo in cui gli Andali e le genti del Westeros iniziavano a trovare la pace e la Fede il posto che era destinata ad occupare, anche le terre del sud avevano da poco accolto gli Andali. | ||
Figlia della bella Lady Maecy e di Juran Vypren il Coraggioso, cavaliere tra gli Andali, già nei primi anni della sua vita, la sua anima fu guidata da bontà e altruismo. Nacque nelle Terre dei Fiumi, in una città affacciata sulla Baia degli Uomini di Ferro.<br/> | Figlia della bella Lady Maecy e di Juran Vypren il Coraggioso, cavaliere tra gli Andali, già nei primi anni della sua vita, la sua anima fu guidata da bontà e altruismo. Nacque nelle Terre dei Fiumi, in una città affacciata sulla Baia degli Uomini di Ferro.<br/> |
Versione attuale delle 14:16, 14 apr 2025
In questa pagina sono riportate storie e leggende più o meno note in tutti i Regni del Continente Occidentale.
Storie e leggende tipiche o diffuse solo in singole zone sono riportate nelle pagine specifiche dei vari territori.
Il cervo bianco e la cacciatrice
Gli Andali erano giunti da poco in Westeros e scendendo dalle Dita avevano conquistato quella che oggi chiamiamo Valle di Arryn e una piccola parte del nord delle Terre dei Fiumi. Erano ancora poco più che forestieri ed eremiti in quei luoghi, passavano gran parte del tempo all’interno di terre incolte, passeggiando tra le valli e i fiumi di quella splendida terra colorata, calcolando come espandere le proprie conquiste, i Sette avevano mosso i loro passi da Essos a Westeros e sempre più Andali sbarcavano, tuttavia i passi futuri erano incerti. Una sera durante il tramonto la figlia di un uomo considerato nobile fra i suoi passeggiava nel bosco adiacente all’accampamento, il nome di lei si è perso nei secoli, sappiamo però che amava arrampicarsi sulle pareti rocciose per cacciare con l’arco. Così vedendo muoversi le frasche scoccò la sua freccia da una distanza invidiabile, prendendo in pieno un cervo. I raggi solari, che ne illuminavano le fattezze, indicavano un corpo giovane e in salute; un ottimo pasto per lei e i suoi. Dopo aver disceso il piccolo declivio per raggiungere la cacciagione, la sua mente venne distratta e per un attimo si ritrovò a guardare verso un piccolo fiumiciattolo, ascoltando una litania lontana, passeggera quanto il vento. Scosse il capo riprese il cammino, ma al suo arrivo non trovò nulla, ad eccezione di qualche bizzarra, chiazza bluastra. Si chinò a toccarla, era certamente sangue, ma di un rosso scuro, violaceo: “sangue blu come quello dei Re!” pensò stupefatta. Decise di osservarsi bene attorno, intenzionata a scovare qualche orma o traccia, trovò altre gocce posate sulle foglie e successivamente un’altra chiazza su una roccia scabra e ripida, non aveva alcun senso che il cervo si fosse incamminato verso il monte, la via era impervia e faticosa. Ma nonostante questo decise di seguire il suo istinto e di proseguire lungo la roccia, avviandosi verso un cammino difficile, ma pienamente contaminato dalle tracce precedentemente trovate. All’arrivo, nei pressi di una piccola insenatura, trovò la stessa creatura inginocchiata e occupata a leccarsi la zona ferita.
Solo ora la vedeva chiaramente, non aveva il tipico manto bruno della sua specie, anzi, appariva bianco come l’inverno e gli spalti erano come argentei come una corona. Gli occhi presentavano iridi eterocrome e il muso era lungo, affusolato quanto quello di una volpe. Le apparve più come una creatura mistica, al quale aveva offeso l’integrità fisica e morale, per questo sentì di dover abbassare lo sguardo e dopo un cenno col capo decise di avvicinarsi e di toglierle la freccia, mossa a compassione. Mise delle erbe sulla ferita che le parve iniziare a rimarginarsi velocemente.
A quel punto il cervo le colpì bonariamente il viso e lei alzò lo sguardo, si fissarono intensamente negli occhi per alcuni istanti, in cui lei ebbe visioni di potere e grandezza. Poi la creatura si alzò e sparì tra gli alberi.
La fanciulla tornò al campo e raccontò il prodigioso incontro, a tutti fu chiaro, era un presagio dei Sette Dei, che li incoraggiava nella conquista dell’intera Westeros. Il resto è storia, gli Andali e la loro fede dilagarono nei decenni a venire. Della fanciulla sappiamo che divenne una delle prime regine della Valle.
Da allora in tutti i Sette regni è capitato che taluni vedessero il Cervo Bianco, Re, nobile o futuri nobili. Si dice che coloro che vedono il Cervo Bianco sono destinati a grandi cose, perchè è mandato dagli Dei come segno di regalità e nobiltà.
La nascita del'ordine delle Sorelle del Silenzio.
Lady Dayna nacque nella luce dei Sette, alla settima ora dopo l'alba, nel Settimo giorno del Settimo mese, nel tempo in cui gli Andali e le genti del Westeros iniziavano a trovare la pace e la Fede il posto che era destinata ad occupare, anche le terre del sud avevano da poco accolto gli Andali.
Figlia della bella Lady Maecy e di Juran Vypren il Coraggioso, cavaliere tra gli Andali, già nei primi anni della sua vita, la sua anima fu guidata da bontà e altruismo. Nacque nelle Terre dei Fiumi, in una città affacciata sulla Baia degli Uomini di Ferro.
Molte volte in gioventù vide la morte. Prima un male sconosciuto colpì alcuni degli anziani, poi una battaglia, seguita da molte altre e altre ancora. Le Terre dei Fiumi videro molte battaglie tra molti signori nonostante il lungo dominio di Casa Justman, ma di queste si può leggere in altri scritti.
Al tempo alcune donne vedove o sole nonostante l'età adulta si occupavano della cura dei defunti, come indicato nella "Stella a Sette Punte", sebbene in numero molto più esiguo a quello che al giorno d'oggi ci è dato essere soliti.
"... Una voce parlò quindi nel buio: sarà sola, senza legami, non si unirà a nessun altro, nel corpo e nello spirito. Ella sarà custode delle spoglie mortali degli uomini, quando l'anima dovrà lasciarle. Ella le curerà con i mezzi degli uomini e le accompagnerà al luogo dell'eterno riposo. Solo così esse potranno accedere ai Sette Paradisi.
Ella donerà conforto ai vivi e pace ai morti quando vedranno lo Sconosciuto.
Ella coprirà il viso, perché lei sola potrà osservare il volto della morte e mai dovrà mostrarlo ad alcuno riflesso nel suo…"
Lady Dayna osservò a lungo il loro operato, crescendo, e non vi fu giorno in cui non contemplò il loro arduo compito e la dedizione con cui era portato a termine.
Fu promessa in matrimonio ad un uomo il cui nome non ci è dato sapere, forse perché fu interesse che, col tempo, fosse dimenticato, per proteggere l'onore delle rispettive Case. Lady Dayna, per rispetto del volere del padre, accettò il corteggiamento dell'uomo e lo attese quando partì per la guerra, dedicandosi ad opere di carità verso i più umili, come del resto aveva sempre fatto. Molti furono i feriti riportati a casa e molti di più i morti che non lo fecero mai. Lady Dayna vide mogli, madri, figli e figlie disperarsi nell'angoscia che i propri mariti, figli e padri non potessero raggiungere i Sette Paradisi perché privi delle giuste cure.
Accolse il promesso con affetto, ma la sua strada era ormai stata segnata. Non lo avrebbe sposato, non avrebbe sposato nessun uomo. Si unì a quelle donne, solitarie, per svolgere il compito più pietoso. Loro la accolsero, le isegnarono, lei le chiamò Sorelle. Nascose il suo volto ad ogni altro essere umano, tranne i suoi occhi vigili.
Quel che vide, come immaginabile, la sconvolse. Mai il suo animo desistette, come molte prima di lei, ma come poche comprese la vera sacralità degli avvenimenti che la circondavano. Si dedicò ad una vita serena, una vita di preghiera e contemplazione e buone opere.
Con molte Sorelle decise di fare voto di silenzio, loro sole dovevano custodire i dettagli, i segreti, i ricordi, le loro preghiere sarebbero giunte come grida agli Dei, nessuna parola può confortare nel lutto, solo quelle rivolte agli Dei.
È in questo tempo, da questa decisione, che nacque realmente l'ordine delle Sorelle del Silenzio come noi le conosciamo, sebbene siano state riconosciute solo due decine di anni dopo.
L'Alto Septon Heraham, molti anni dopo, con la benedizione e l'accordo degli Alti Devoti, rese noto tra i Fedeli che ogni dieci anni si sarebbe potuto onorare Lady Dayna, l'ordine delle Sorelle del Silenzio e il loro Sacro compito. Niente celebrazioni, riti o feste, ma un giorno di riflessione e preghiera. Simbolo di tutto questo, una benda sulla bocca.