Aelinore Targaryen
Aelinore Targaryen | |
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Origini | Terre della Corona |
Titolo ufficiale | Principessa |
Titolo reclamato | Regina degli Andali, dei Rhoynar e dei Primi Uomini, Signore dei Sette Regni e Protettore del Reame. |
Consorte | James Tyrell |
Erede | Aenar Targaryen |
Altri figli | Miryah Targaryen, Lyonel Tyrell |
Genitori | Re Daeron II Targaryen┼ e Regina Miryah Martell┼ |
Parenti | Aerys Targaryen |
Aelinore nacque terza tra i figli del Re Daeron II Targaryen e della Regina Miryah Martell, l’unica femmina tra fratelli maschi: Baelor, il glorioso Spezzalancia, Aerys, l’oscuro futuro Re, Raeghel, il mite, e Maekar, il più giovane. Cresciuta nelle torri della Fortezza Rossa, il mondo la guardava dal basso, ai suoi piedi. Fu educata come ogni principessa Targaryen: padrona della parola, della grazia, della diplomazia, ma consapevole che il suo vero valore, agli occhi del regno e della sua stessa famiglia, era matrimoniale.
Crebbe corteggiata, osservata e invidiata, ma mai in gioventù fu parte della politica e del governo come avrebbe desiderato.
Raggiunta l’età giusta, fu promessa in sposa a Ser James Tyrell, figlio del Lord Protettore di Alto Giardino. Un uomo affascinante, sicuro di sé, bello quanto un principe valyriano — e più attento, ai suoi occhi più vero di qualunque altro uomo incontrato a corte. Per Aelinore fu amore sincero, anche se nato da una strategia politica.
Alto Giardino la accolse come una regina. Nei lunghi saloni e nei giardini profumati dell’Altopiano, Aelinore fiorì. Diventò consorte, madre, consigliera. Era amata, temuta e rispettata.
Qui diede alla luce la prima figlia, Miryah Targaryen.
Durante la Prima Ribellione Blackfyre, si ritrovò stretta tra la lealtà verso suo padre Daeron e il dissenso che serpeggiava tra i nobili dell’Altopiano. Come Targaryen, era naturalmente legata alla causa di Re Daeron II, suo padre. Tuttavia, come moglie di James Tyrell, si trovava a vivere in un ambiente dove il supporto per il Trono non era assoluto. La Casa Tyrell, pur essendo ufficialmente schierata con i Targaryen, era palesemente divisa al suo interno tra chi appoggiava la corona e chi guardava a Daemon Blackfyre come un leader carismatico, capace di conquistare consensi tra le grandi case. Tanto più che i Tyrell, più di chiunque altro, avevano interesse nel rovesciare Daeron II e avere finalmente vendetta contro i dorniani per le vicende di Lord Lyonel Tyrell (padre di Lungaspina) durante il regno di Daeron I.
Aelinore sapeva che, se il trono nella persona di suo padre fosse caduto, la sua vita e quella della sua piccola Miryah sarebbero state le prime a essere spezzate. Così pregava ogni notte per suo padre, per i suoi fratelli… e per l’Altopiano, sapendo che un solo passo falso avrebbe potuto portare tutto in rovina.
Alla fine, Re Daeron II vinse. E Aelinore, con la figlia e il marito, tornarono a corte ad Approdo. Ma nulla era più come prima e la Principessa si distinse nella vita politica al fianco del marito. Qui diede alla luce il secondogenito, Aenar Targaryen.
Durante la Seconda ribellione Blackfyre, Aelinore era ad Approdo del Re. Aveva occhi per vedere e orecchie per ascoltare. Non vi fu mai alcun dubbio: la rivolta era una farsa, e il tradimento stavolta non avrebbe attecchito, sebbene la morte del Principe Baelor Spezzalancia a causa di Bittersteel abbia risuonato come un colpo letale nella Capitale.
Aelinore e il marito sono a corte quando Re Daeron II muore pochi mesi dopo la fine della guerra e Aerys Targaryen viene incoronato Re.
La guerra era finita e la pace era apparente, eppure il giorno 22 dell’undicesimo mese dell’anno 203 AL la Regina Madre Myriah Martell perde la vita di morte improvvis, cosa che sconvolge e segna profondamente la donna.
Più passa il tempo, più nel cuore della Fortezza, altri demoni si risvegliavano. Aerys, suo fratello, era cambiato. Con gli anni divenne sempre più evidente il suo oscillare tra la follia e la paranoia.
Un ennesimo colpo al cuore raggiunge Aelinore quando il Principe Raeghel muore insieme alla moglie nel 207 AL a seguito di un attentato Blackfyre nelle Terre dei Fiumi.
A questo punto, dicerie nella corte vogliono un principe James unico supporto di Aelinore in un ambiente sempre più ostile e nel quale la donna viveva sempre più isolata.
Quando la sua ultima gravidanza fu annunciata, alla fine del 208AL, la follia di Aerys esplose: la picchiò davanti alla corte. Solo l'intervento di James e di Bloodraven salvò la situazione. Ma non bastò e poco dopo sua figlia Miryah venne rinchiusa nella Torre dei Bambini, un luogo oscuro di lacrime e sofferenza.
A questo punto Aelinore comprese che era finita. In una notte di pioggia fuggì. Con sé portava il suo figlio secondogenito Aenar, il bambino nel grembo, e il dolore per aver lasciato Miryah indietro. Insieme all’aiuto della Guardia Reale Ser Willem Wylde e alcuni soldati della guardia cittadina fidati, si travestirono da popolani e nascosero in un carro del vino dell’Altopiano che fu la loro via di fuga.
Nascosta a Arbor, diede alla luce il terzogenito: Lyonel Tyrell. E lì apprese della morte di Maekar, giustiziato da Aerys con un’accusa infamante, tradimento. Eppure la realtà era davanti agli occhi di tutti: suo fratello non era un traditore, era solo un altro pezzo sacrificato dalla follia di Re Aerys.
Da allora, Aelinore non ha più dubbi: Aerys non può più essere Re. Maekar è morto. Baelor è morto. I figli e nipoti superstiti sono bambini, sparsi e nascosti, e il trono langue sotto il peso della follia. E così, da Alto Giardino, decide di reclamare per sé il titolo di Regina nel 209AL.

Nel decimo mese del 209 AL raggiunge le Terre dei Fiumi. Durante il viaggio verso Nido della Fanciulla viene catturata da soldati delle Terre della Tempesta. La risposta dei nobili dei Fiumi è celere e viene organizzata subito una spedizione per il suo recupero. Dopo rapide indagini, la Principessa viene liberata senza danni e, con grande clamore, annuncia la sua pretesa al Trono di Spade, sostenuta dall'Altopiano. Denunciando la follia del fratello Re Aerys, dichiara che per il bene del Regno deve essere lei a governare. Molti dei nobili presenti accolgono la notizia con ovazioni e si inginocchiano immediatamente alla sua causa. Qui conduce trattative immediate con i presenti dimostrando acutezza.
Nel terzo mese del 210 AL viene resa pubblica una sua terza gravidanza.